Audioguida Italiano Audioguida English sezione bambini
Come arrivare Numeri utili Pubblicazioni su San Pietro al Tanagro Link utili
Totem GPS Lettore MP4 Mappa Brochure
Vallo di diano Alburni Golfo di policastro Cilento interno Cilento costiero
Territorio Storia Luoghi dello spirito Archeologia rurale Ristorazione e ricettivita Enogastronomia Natura e paesaggio Sport e tempo libero

I portali

Girando per i vicoli del centro storico ci si imbatte in antichi portali. Numerosi quelli ricavati dalla locale pietra calcarea, sporadici quelli ottenuti tramite l’accostamento di mattoni pieni in argilla, pochissimi quelli in cui è presente ancora un arcaico architrave in legno.

Le possibilità economiche di colui che decideva di costruirsi un fabbricato determinavano la scelta del materiale del portale, prima ancora delle sue dimensioni e del tipo di lavorazione. Troveremo quindi i portali dei palazzi in blocchi di pietra di grosse dimensioni, con la chiave di volta o anche altri elementi scolpiti in bassorilievo, noteremo che quelli delle case della gente semplice sono costituiti da elementi lapidei più esili, semplicemente bocciardati, ed infine rileveremo che quelli delle pertinenze agricole sono quasi sempre semplici architravi in legno.

Tra i portali in pietra prevalgono quelli con arco a tutto sesto rispetto a quelli con arco ribassato. Solo qualcuno è invece di tipo lineare.

Le datazioni più antiche e più rare che si possono trovare scolpite, in ambedue i borghi originari di San Pietro e di La Torre, risalgono al Settecento, mentre quelle maggiormente diffuse sono dell’Ottocento, seguite a ruota da quelle del Novecento.

I portali più rilevanti recano motivi decorativi figurati, floreali o animali, mentre quelli meno importanti presentano semplicemente la data e a volte le iniziali dell’originario proprietario. Quelli più poveri non recano neanche l’incisione della data.

Curioso è quello che emerge osservando tre portali dell’antico borgo di La Torre: una delle lettere incise è posizionata alla rovescia.

Numerosi sono i fabbricati che presentano i cosiddetti “attaccaciuccio” in pietra a forma di occhiello incastonati nella facciata ed utilizzati in passato per legare gli animali da soma. Singolare è il caso di un fabbricato novecentesco in località Canali la cui facciata è abbellita da questi elementi a forma però di fiore stilizzato.

torna alla home