Fiera e festa di Santa Maria
Il culto di Santa Maria del Piano ha da secoli attirato una moltitudine di fedeli da tutto il circondario in occasione della celebrazione dell’Assunta il 15 agosto.
Il grande afflusso di persone e l’ubicazione della chiesa e annesso convento in una vasta area pianeggiante indussero il Comune a chiedere ed ottenere nel 1829 un Regio Decreto, che autorizzava l’istituzione della Fiera di Santa Maria dal 12 al 14 agosto. Infatti nella Collezione delle Leggi e de’ Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie del 1829 si legge “… si permette che il comune di S. Pietro in Principato Citeriore celebri una fiera annuale ne’ giorni 12, 13 e 14 di agosto… “In assenza di Sua Maestà il RE, mio Augusto Padre e Signore, Firmato FERDINANDO”. Solo successivamente la fiera fu estesa anche al giorno 15 agosto.
Le motivazioni che spinsero i sanpetresi a chiederne l’istituzione furono soprattutto di carattere economico, poiché una fiera significava una piazza di mercato per gli allevatori e gli agricoltori. L’area inoltre si prestava bene, sia per la natura pianeggiante e sia per la vasta estensione, tant’è che durante la fiera tutta la zona si costellava di baracche precariamente costruite con le frasche dei vicini castagneti, sotto le quali su tavoli improvvisati si mangiavano spezzatino locale, meloni della vicina Teggiano e si bevevano vino locale, birra e gassosa al riparo dal sole cocente.
Da sempre la fiera di Santa Maria è rinomata per la vendita delle cipolle di San Pietro, il cui sapore delicato le ha fatte assurgere alle migliori di tutto il Vallo di Diano e dintorni. Nel pomeriggio del 15 si celebra la messa in onore dell’Assunta, la cui statua però non viene portata in processione poiché è fissata alla nicchia che la ospita. In serata si assiste alla benedizione dei bambini, il cui peso equivalente in grano veniva donato al parroco fino agli anni Cinquanta del Novecento.
Da tempo la fiera si tiene solo il 15 agosto, rimanendo una di quelle più importanti della zona, dove trovare oggetti artigianali in rame, utensili vari e tra i tanti prodotti soprattutto la famosa cipolla sanpetrese, da alcuni anni molto valorizzata dalla Pro Loco, che ne regolamenta e cura la produzione, la vendita e la consumazione durante la Sagra della Cipolla.