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SALA CONSILINA_ARCHEOLOGIA

MUSEO ARCHEOLOGICO DEL VALLO DI DIANO (già Antiquarium Comunale)

Inaugurato nel 1982, intorno alla metà degli anni ‘90 fu trasferito presso la Grancia certosina di San Lorenzo, nel centro storico di Sala, per consentire la realizzazione dei lavori di restauro e di adeguamento funzionale della sede originaria: il cinquecentesco Convento dei Padri Cappuccini.

L’esposizione raccoglie reperti provenienti dalle necropoli individuate nel territorio circostante relativi ad un arco cronologico molto ampio: dall’età del Ferro al V sec. a.C.: ceramiche, fibule, spille, bracciali; il tutto proveniente dalla necropoli di Sala Consilina (dal IX sec. al V sec. a.C.).

Sono presenti reperti che testimoniano la diffusione della cultura villanoviana e della cultura di popolazioni enotrie.

NECROPOLI DI SALA CONSILINA (IX-V sec. a.C.)

L’insediamento attuale è sito a circa 600 m di altitudine, sull versante nord-orientale del Vallo di Diano, a ridosso della Catena della Maddalena.

Notevoli e meravigliosi sono gli arredi venuti alla luce nelle circa duemila tombe a cremazione ed inumazione; molti di questi si possono ammirare non solo nel locale Antiquarium, ma ancor più nel Museo Provinciale nella Certosa di Padula, dove migliaia di altri pezzi sono custoditi nei depositi, e perfino nel Museo Petit Palais di Parigi.

La mancanza di un riferimento di questa enorme necropoli ad un insediamento stabile, di cui nessuna traccia è stato possibile ritrovare, fa pensare che per secoli gli abitanti di questi luoghi dimorassero in nuclei di capanne, scomparsi a seguito di eventi naturali o di successivi insediamenti abitativi.

Alcuna notizia storica ci è pervenuta in ordine alla preesistenza dell’insediamento sino al tardo Medioevo. Abbiamo invece documenti che ci confermano l’esistenza, sia in epoca romana che nell’alto Medioevo, di centri come Atina, Marcellianum e Cosilinum, nei pressi di Sala Consilina, la cui evoluzione ebbe con essa molti momenti di intreccio e di contatto.

La maggior parte degli storici è concorde nell'affermare che l’insediamento odierno di Sala tragga origine da Marcellianum, i cui abitanti vennero a stabilirsi sulla fascia immediatamente soprastante l’antica necropoli. Sembra ipotesi comunque attendibile, perché sono molti i toponimi, a cominciare dalla denominazione della città, che ricordano la dominazione longobarda e successivamente quella normanna, all’inizio dell’anno Mille.

TAG: ARCHEOLOGIA - NATURA E AMBIENTE - LUOGHI DELLO SPIRITO - STORIA- ENOGASTRONOMIA
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