PADULA _ LUOGHI DELLO SPIRITO
CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO, Patrono di Padula
Collocata nel punto più alto del paese è stata costruita tra il IX-X secolo. L'insistenza di un luogo di culto in quella zona però risale a tempi molto più antichi: quando gli antichi Cosilinati abbandonarono la distrutta Cosilinum per spostarsi sul colle che oggi ospita Padula, eressero nel loro nuovo insediamento il luogo di preghiera. La facciata è divisa in tre parti, in corrispondenza delle tre navate, ognuna con il suo portale in pietra che funge da ingresso. All'esterno la chiesa presenta sul lato sinistro il campanile con orologio, all'interno una spettacolare cupola con lanterna affrescata da Rocco Pennino, un imponente organo a canne tardo settecentesco e un'acquasantiera cinquecentesca, proveniente dalla Certosa.
CHIESA DI SAN NICOLA DE DOMNIS
Esempio di architettura bizantina era rigidamente geometrica e basata su forme essenzialmente cubiche. La pianta dell'edificio apparentemente non ha subito variazioni significative nel corso degli anni: bisogna anche notare come l'insistenza su una roccia l'ha protetto dai movimenti sismici che hanno sconvolto il paese nel corso dei secoli.
CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA o dei Trecento di Carlo Pisacane
In origine annessa ad un ospedale, era anche sede di un istituto assistenziale che accudiva i bambini abbandonati (brefotrofio). Di costruzione relativamente recente (ne abbiamo notizie a partire dal 1600), ha subito nel corso dei secoli molti lavori, che ne hanno completamente modificato la struttura originaria: sia l'ospedale che il brefotrofio, ad esempio, sono stati demoliti (demolizione a cui ha sicuramente contribuito il terribile terremoto del 1857). Nel 1957, in occasione del Centenario della spedizione di Carlo Pisacane, al di sotto della chiesa fu costruito un Ossario, contenente i resti di alcuni dei “Trecento”. L'Ossario si trova nella parte inferiore della Chiesa dell'Annunziata, e ospita i resti dei 58 caduti a Padula. All'ingresso troviamo due stele, inneggianti al motto della spedizione "L'Italia agli Italiani", "Gli italiani per Essa!".
CHIESA DI SAN CLEMENTE
Di fondazione duecentesca, la chiesa nasce come parrocchia privata: sorta ai piedi del Castello, permetteva ai signori di Padula di recarsi a sentire la messa. Le scarse notizie a riguardo ci impediscono di ricostruirne la storia: sappiamo certamente che è stata notevolmente trasformata dalla sua forma originaria, fino a costruirne l'ingresso in prossimità della sua parte centrale, e quindi non in asse con la navata.
CERTOSA DI SAN LORENZO
La costruzione della Certosa ebbe inizio nel 1306, fu fortemente voluta da Tommaso Sanseverino che ne finanziò i lavori sotto la supervisione del priore della Certosa di Trisulti. Sorse sul sito di un preesistente cenobio ed è dedicata a San Lorenzo. La sua struttura, infatti, riprende la forma della Graticola sulla quale il santo fu bruciato vivo. Dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità si divide in due grandi aree: la “casa bassa”, più a contatto col mondo esterno e la “casa alta” con gli spazi della vita comunitaria dei monaci e gli ambienti di stretta clausura organizzati intorno al chiostro grande. La parte principale della Certosa è in stile Barocco ed occupa una superficie di 51.500 m² sulla quale sono edificate oltre 320 stanze. Il monastero ha il più grande chiostro d'Europa (circa 12.000 m²) ed è contornato da 84 colonne. Una grande scala a chiocciola in pietra di Padula porta alla grande biblioteca del convento. La leggenda narra che nella ampissima cucina della Certosa di San Lorenzo sia stata preparata una frittata di 1000 uova per il Re Carlo V. Oggi la Certosa ospita il Museo Archeologico della Lucania Occidentale che espone una collezione di reperti provenienti dagli scavi delle necropoli di Sala Consilina e di Padula.
CONVENTO DI SAN FRANCESCO (XIV sec.)
Di solo qualche anno posteriore alla più famosa Certosa di San Lorenzo, ha goduto da sempre un particolare riguardo da parte dei padulesi che, nel corso dei secoli, non hanno fatto mancare cospicue donazioni che hanno permesso di ampliare, pian piano, la struttura.
CONVENTO DI SANT'AGOSTINO
Fondato nel XIV secolo dai Sanseverino, era considerato il collegamento tra il polo religioso (San Nicola de' Domnis – San Michele Arcangelo) e quello politico (Castello – Piazza d'armi). Subì la stessa sorte degli altri monasteri ad inizio del 1800, quando per ordine regio furono abbandonati: da allora è sede del Comune, ospitandone gli uffici. E' il chiostro l'elemento di maggior pregio architettonico, che con un portico cinquecentesco e il pavimento in pietra di Padula, occupa circa 400 metri quadri.
BADIA DI SAN NICOLA AL TORONE (rudere)
Sorta poco lontano dalla città di Cosilinum, la Badia rispecchia la massiccia presenza dei vari ordini religiosi sul territorio. Oggi purtroppo non ne rimangono che ruderi.